La visione di Peter Bauer
Produrre una buona tavola da splitboard richiede molto lavoro e molta tecnica, a partire dalla costruzione, fino alle innovazioni nelle clip e agli accessori after market come le pelli.
Peter Bauer, fondatore e anima del marchio di snowboard e splitboard Amplid, non usa mezzi termini in un’interessante intervista rilasciata alla rivista Pleasure Snowboard Magazin. Il bavarese ha anche rivelato la ricetta per una buona splitboard.
Costruire la splitboard più leggera è innanzitutto una sfida tecnica. Ci sono alcune cose importanti da considerare:
“ottenere una tavola sotto i tre chili con l’utilizzo del carbonio mantenendo una sensazione WOW…questa è la sfida principale”.
Il carbonio deve essere combinato con legni che hanno i giusti coefficienti per assorbire le vibrazioni, altrimenti la conduzione non sarà mai buona.
Anche la superficie della tavola è essenziale. Molte tavole sono sui tre chili se le pesate in salotto, ma poi, non appena ci si trova in montagna, la neve e il ghiaccio iniziano ad accumularsi sulla superficie..
Certo, puoi usare spray al silicone o olii, ma vanno a finire proprio nelle nostre acque, e questo è qualcosa che vogliamo evitare, ovviamente.
Abbiamo osservato un procedimento tecnico utilizzato per la costruzione delle serre e l’abbiamo brevettato per gli snowboard.
Nelle serre, l’obiettivo è quello di far passare una parte dei raggi UV sulle piante attraverso il vetro.. Ma la parte dei raggi solari che riscalderebbe la serra a 60° non deve entrare.
Nelle nostre tavole, lo strato esterno è rivestito con queste particolari particelle lenticolari. Il risultato è un telo trasparente con la parte grafica applicata sul retro che non si riscalda in superficie. Così, la nostra Milligram rimane la splitboard più leggera, non solo in salotto ma anche in montagna in mezzo alla neve fresca.